La famiglia Mastroberardino è considerata la paladine dei vigneti dell'irpinia e della campania. Ha infatti posto sempre grande cura nella tutela e nella
valorizzazione di varietà come l’Aglianico, il Fiano, il Greco, la Falanghina, il Piedirosso, la Coda di Volpe, le cui origini risalgono alla colonizzazione greca e alla civiltà romana.
L’innovazione, la ricerca, la sperimentazione hanno accompagnato l’opera di recupero e di rilancio dei biotipi più an-
tichi e dai caratteri migliori, al fine di salvaguardare la biodiversità all’interno di queste famiglie varietali ed
accrescerne il potenziale qualitativo.
Le prime tracce dell’intrapresa Mastroberardino nell’attuale sede di Atripalda, alle porte di Avellino, risalgono alla metà del Settecento. Da allora ai nostri giorni si contano dieci generazioni di famiglia, senza soluzione di conti-
nuità. La famiglia Mastroberardino è rimasta pressoché sola in Irpinia a difendere questo patrimonio sino agli anni Novanta
del Novecento. Se oggi i vini di questo territorio sono definitivamente legittimati nel novero delle più esclusive e ri-
nomate produzioni mondiali, ciò si deve alla costanza e all’enorme contributo di cultura di Antonio Mastroberardino,
che ha saputo rappresentare in maniera magistrale la giunzione tra le radici del mondo antico e la
sete inesauribile di conoscenza dell’uomo.